Da sempre il grasso è visto, sia da uomini che da donne, come un terribile nemico da eliminare.
Indubbiamente, l’eccesso di grasso nei casi di sovrappeso e obesità non è salutare e può compromettere la funzionalità dell’organismo, nonché rivelarsi fonte di malattie e complicazioni.
Quando, però, il tessuto adiposo in eccesso rientra nei limiti e può compromettere tutt’al più l’estetica della silhouette o dell’ovale, può trasformarsi da rivale a risorsa.
Reinvesti nel tuo grasso
Il grasso spesso si insidia in zone da cui è difficile smaltirlo, ne sono un esempio i fianchi o le cosiddette culotte de chevall.
D’altro canto, può accumularsi in zone a sfavore di altre che si presentano svuotate, distrofiche. Le cause sono le più svariate: spesso si tratta di una predisposizione genetica o come conseguenza di un dimagrimento o di uno stile di vita sbagliato e/o sedentario. Altre possono essere collegate ad inestetismi dovuti ad un precedente intervento chirurgico o trauma (es. cicatrici, liposuzioni, mastoplastiche…).
Grazie allo studio di molti chirurghi plastici, oggi è possibile combinare queste due necessità: eliminare il cumulo adiposo in accesso e trapiantarlo nelle aree depresse.
Questa specifica tecnica, denominata lipofilling, consente così che il grasso venga trasferito da una zona all’altra del corpo rimanendo vitale e ricco di cellule staminali in grado di migliorare il trofismo delle zone riceventi e l’aspetto delle aree donatrici.

Le aree più indicate
E’ possibile sfruttare il tessuto adiposo proveniente dalle aree in cui si presenta in eccesso, prediligendo la zona dell’addome, dei trocanteri o delle cosce. Le aree che possono ricevere il trapianto, invece, sono specifiche e le favorite sono il volto, i glutei e il seno.
Riempire il viso con grasso autologo può servire a migliore le zone ipotrofiche da volumizzare, da riempire o da simmetrizzare. Possono giovarne, quindi, guance, zigomi, regione mandibolare, mento, regioni temporali (tempie), solchi e rughe come le nasogeniene o le rughe della marionetta, rughe sopralabiali (il cosiddetto ‘codice a barre’), regione del sopracciglio.
Con il lipofilling dei glutei è possibile ottenere, invece, un rilevante e stabile riempimento, sollevamento e rimodellamento del lato b.
Per quanto riguarda le mammelle, il lipofilling è utile nei casi in cui si presenti necessario eliminare una lieve asimmetria o un ritocco post mastoplastica additiva, ad esempio per correggere il cosiddetto rippling o per nascondere meglio, in alcuni casi, il solco dettato dalla presenza di impianti protesici pre inseriti.
Una visita dal vivo è indubbiamente raccomandata al fine di valutare al meglio il singolo caso e ricevere l’indicazione migliore.
Sempre a disposizione e lieto di offrire tutta la mia professionalità presso le sedi in cui ricevo.
Dott. Tommaso Anniboletti