Seno maschile: perché si sviluppa?
La presenza del seno maschile nell’uomo è caratterizzata da un rigonfiamento per sviluppo della ghiandola mammaria o per eccesso di tessuto adiposo localizzato.
Nel primo caso si parla generalmente di ginecomastia vera, mentre la sola presenza di adipe è definita ginecomastia falsa, pseudo ginecomastia o, più correttamente, lipomastia.
Ginecomastia vera
La ginecomastia vera consiste, più dettagliatamente, nell’espansione del tessuto mammario e quindi della crescita del seno maschile a causa di un’alterazione ormonale. In particolare quando si ha uno squilibrio tra i livelli di estrogeni e androgeni nell’uomo da determinare cambiamenti fisiologici. Questo squilibrio può essere dettato da una patologia o indotto da alcune terapie farmacologiche, soprattutto ormonali, sovrappeso o frequenti alterazioni di peso.
Per i giovanissimi, una ginecomastia in età puberale è del tutto normale e può rientrare spontaneamente terminato quel periodo di crescita ed entro due anni dalla comparsa. Solo in una piccola percentuale di casi (circa il 7%) il seno maschile permane in età adulta.

La ginecomastia è una condizione dal forte impatto psicologico che influisce negativamente sull’autostima di tantissimi uomini. Porvi rimedio è spesso raccomandato proprio per eliminare il disagio psicologico che questa condizione comporta. L’unica via percorribile e risolutiva è la chirurgia.
Ginecomastia falsa
Come accennato, quando il seno maschile è solo caratterizzato da un accumulo di adipe circoscritto nella zona interessata si parla di ginecomastia. Le cause dalla circoscrizione non sono ben chiare e si sviluppa prevalentemente in soggetti in sovrappeso.
In questi casi la prima soluzione per porvi rimedio è senz’altro avviare una dieta sana e regolare, povera di grassi e dal corretto apporto calorico. Per ridurre il volume del “falso” seno maschile è, inoltre, indispensabile accompagnare la dieta con attività fisica appropriata.
Nei casi più gravi e tessuto adiposo insidioso da eliminare, è possibile chiedere aiuto alla chirurgia plastica.
Come eliminare il seno maschile
In caso di ginecomastia vera, la procedura chirurgica risolutiva prevede l’asportazione della ghiandola mammaria.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, a questa procedura è associata anche una liposuzione poiché la versione di ginecomastia più frequente è di natura mista.
Il procedimento, in questo caso, parte dall’isolamento della ghiandola dal tessuto adiposo che viene aspirato, per poi proseguire con la mastectomia attraverso un’incisione periareolare o sotto il solco mammario. Solo in pochi casi in cui il seno ha raggiunto grandi dimensioni, può rivelarsi necessaria anche una resezione della cute in eccesso per appiattire la zona interessata.
Pro e contro dell’intervento risolutivo
L’intervento correttivo del seno maschile presenta sicuramente più vantaggi che svantaggi.
Il vantaggio maggiore è senza dubbio la ritrovata autostima. Eliminata la fonte del disagio e il raggiungimento di un piatto più virile, i pazienti tendono ad essere più propensi a prendersi cura della propria forma fisica o e si riscoprono più aperti nelle relazioni interpersonali e in tutte le attività che possono coinvolgere o esporre il corpo (spiaggia, palestra, initimità etc.).
La percentuale di rischio dell’intervento chirurgico è molto bassa soprattutto se ci si affida a un chirurgo con esperienza. In linea generale i pazienti che vi si sottopongono hanno la possibilità di tornare a casa il giorno stesso, di tornare al lavoro e alla vita quotidiana dopo circa una settimana di riposo, e di riprendere l’attività sportiva entro 20/30 giorni.
Il rischio di recidiva è pressoché nullo poiché, se l’intervento viene eseguito correttamente, il tessuto mammario non ricresce. Stesso discorso per la liposuzione in quanto le cellule adiposo non possono aumentare di numero.
Una visita dal vivo è estremamente utile per valutare il caso specifico e avere un quadro più completo in merito a tutto l’iter pre-post operatorio.
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Dott. Tommaso Anniboletti